Sopra la riva settentrionale si incontrano alcune abitazioni facenti parte della località Carbone, mentre sopra la riva meridionale ci sono solo alcune cascine.
Il bacino lacustre si trova a 381 m di altitudine, è di piccole dimensioni (ha una larghezza massima di 320 m e una lunghezza massima di 820 m per una superficie totale di 0,174 km²) e tocca la profondità di 42,20 m. Le sue pareti di roccia quarzosa bruno rossastra (verrucano lombardo, localmente noto come pietra simona) sono ripide e scendono immediatamente in profondità (tale morfologia è dovuta all'azione erosiva dei ghiacciai che l'hanno formato), favorendo la colorazione piuttosto scura delle acque. Data la collocazione in una conca con vette di varia altitudine che lo circondano per tutto il suo perimetro, ha acque fredde e durante gli inverni rigidi può ghiacciare.
Sulla sua origine le fonti sono discordanti: alcune (per lo più la tradizione orale, ma non solo) parlano di una presunta origine vulcanica, ma l'escavazione glaciale pare più attendibile. Non ha né emissari né immissari: solo alcuni piccoli ruscelli sfociano nel lago che è alimentato principalmente da sorgenti sublacustri di profondità. Per questo motivo il lago è meromittico, ossia le acque profonde e quelle superficiali non si mescolano mai.
Partendo da Gorzone sulla principale via Umberto I° si incontra lo storico
palazzo Piccinelli sul cui si innesta perpendicolarmente alla strada principale
un apparente viottolo anonimo: ecco l’accesso per il nostro sentiero. Una rapida
discesa vi condurrà alla forra del Dezzo lasciando l’abitato sopra le vostre
teste: uno sguardo a 360° dal ponticello sul torrente e realizzerete di essere
entrati in un altro mondo. Il percorso risale brevemente il torrente per
affrontare la salita sul versante opposto e portarvi rapidamente in quota sino
ad affacciarvi, dal Percorso tanto semplice quanto interessante, il sentiero che
collega Gorzone a Capo di Lago è una vera miniera di sorprese: attraverso lato
opposto del canyon, alla splendida ed unica vista del castello di Gorzone. Lungo
il bosco, tra rovine di cascinali di un tempo che fu, scoprirete di essere ormai
in quota per godere di una panoramica della valle, dall’abitato di Darfo al lago
di Iseo ed oltre. E se avete ancora un pizzico di stupore da parte, non perdete
l’occasione di ammirare la particolare vegetazione prima di giungere ormai allo
sbocco della strada verso Capo di Lago.
Percorribile in qualsiasi momento da
primavera all’autunno, risulta eccellente per una passeggiata non
particolarmente impegnativa della durata di 30 minuti circa, facendo comunque
molta attenzione ai tratti pericolosi.